Mi definisco “ricamatrice” di quadri perché nei miei dipinti, dopo una prima stesura del fondo – che spesso ha una struttura a rilievo creata con stucco, sabbia o altri materiali plastici – ed alla decorazione dello stesso con colori ad olio ed acrilici sovrapposti, si aggiungono miliardi di punti e ricami a smalto ottenuti con minuscoli pennellini. È un lavoro che richiede pazienza ed io sono soddisfatta solo quando riesco a creare il mondo che ho dentro di me.